Si è aperta questa mattina a Palazzo dei Congressi l’ottava edizione del Pisa Book Festival, diventato ormai la terza fiera del libro, dopo Torino e Roma, e una vetrina importante soprattutto per le piccole case editrici. Paese ospite della rassegna di quest’anno il Portogallo, omaggiato nella cerimonia di incontro di questo pomeriggio nella Sala Leonardo. L’ambasciatore portoghese in Italia Fernando d’Olivera Neves è stato ricevuto dal sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, dal presidente della Provincia, Andrea Pieroni, dal presidente della Fondazione CariPisa, Cosimo Bracci Torsi, dalla direttrice del Festival Lucia Della Porta e dalla responsabile progetto Paese ospite Antonietta Sanna. “Il Portogallo - ha ricordato l’ambasciatore - è uno dei pochi paesi al mondo in cui la letteratura ha la stessa importanza dello sport, tanto da dedicare un giorno di festa nazionale al più grande poeta di lingua portoghese, Camoes”.

Intenso e ricco di appuntamenti il programma di questa prima giornata, e tanta l’attenzione per la letteratura portoghese, con “Vita, letteratura e l’Apocalisse”, il Reading di Valter Hugo Mae, uno dei più importanti autori portoghesi del momento, “Il Portogallo oggi”, conversazione e letture con Helder Macero e Francisco Josè Viegas, e “A Oriente si parla portoghese”, conversazione con Josè Eduardo Agualusa, autore di alcuni tra i romanzi più apprezzati negli ultimi anni dai lettori portoghesi e brasiliani e vincitore dell’Independent Foreign Fiction Prize, prestigioso riconoscimento attribuito ogni anno al miglior romanzo straniero tradotto in inglese. Gli stessi autori portoghesi sono stati poi i protagonisti de “Il momento delle dediche”, dove hanno incontrato il pubblico al Caffè Letterario. Conclusione di serata con “Dalla Taverna all’Accademia, i due generi del fado portoghese”.

Interessante l’appuntamento pomeridiano “Di professione bibliotecario”, con la proiezione del film Hollywood Librarian di Ann Seidl, da cui emerge la figura del bibliotecario, guardiano della conoscenza in un mondo sempre più globalizzato e digitale. “Sono molto contenta di questo film sulla nostra professione - ha affermato Milvia Dabizzi della Biblioteca Provinciale di Pisa - poiché emergono i valori di noi bibliotecari, un mestiere a molti sconosciuto”. “Un lavoro - per Carlo Ghilli di AIB Toscana - senz’altro da salvaguardare e che tutti devono conoscere”. Il film del bibliotecario di Hollywood sottolinea come la libertà di leggere rimane un diritto da difendere.

Tra gli altri appuntamenti della giornata: il “Dialogo sullo Spr.eco”, con il responsabile di Slow Food Pisa, Luciano Meini, e l’economista e agronomo Andrea Segrè; “Una poetessa in cinque lingue” con la partecipazione di Cristina Vidal, Jytte Logesboorg, Helle Nyberg, Raluca Toma e Susan George; “Letterature sans frontières”, una tavola rotonda coordinata da Umberto D’Angelo (Centro per il Libro e la Lettura) con gli autorevoli interventi di Fabiola de Abreu Afonso (DGLB-Ministero della Cultura Portoghese), Leo Beeckman (Promotion des Lettres, Belgio), Michael Kleger (Lit Prom-Frankfurt Buchmesse), Miroslava Vallovà (Centro di promozione della Letteratura Slovacca), Paola Gilardi (Fondazione Pro Helvetia), JJulien Donadille (Ambasciata di Francia) e Simona Cives (Progetto Casa delle Traduzioni/Biblioteche di Roma); “Protagonista è il libro…fantastico, naturalmente. Slam Fantareale”, con Enrico Valenzi e Paolo Restuccia, e “La comunicazione politica nell’era di internet”, incontro al Caffè Letterario con Fausto Valtriani, Guelfo Guelfi e Giorgio Meletti, con facebook e la comunicazione politica protagonisti.


Angiolo Caprai