Nella splendida cornice della terrazza panoramica dell’Hotel Plaza di Viareggio, si è svolta la conferenza stampa con i vincitori delle tre sezioni del Premio Letterario Viareggio Rèpaci. L’ottantunesima edizione di questo storico premio ha visto Nicola Lagioia vincere il premio narrativa con il romanzo “ Riportando tutto a casa”. Il premio per la poesia è andato a Pierluigi Cappello con “Mandate a dire all’imperatore”. Per la sezione dedicata alla saggistica il matematico Michele Emmer con il volume “Bolle di sapone”. Gli autori, in conferenza stampa hanno illustrato i punti salienti delle loro opere, incalzati dalla presidentessa del Premio Rosanna Bettarini. Presente anche lo scrittore e intellettuale Vargas Llosa, che si è aggiudicato il riconoscimento Premio Internazionale Viareggio Versilia.

Nicola Lagioia - Il romanzo del giovane Nicola Lagioia, “Riportando tutto a casa” racconta la difficoltà di crescere, tema di ogni romanzo di formazione, ed è amplificata dalla difficoltà di riconoscersi in un mondo come quello della Bari degli anni ottanta, dove il gonfiarsi improvviso dell’economia sembra avere lacerato il tessuto connettivo della vita sociale. Come hanno sottolineato i membri della giuria di esperti, il testo di Lagioia “ racconta con parole ricche di invenzione questa storia italiana, riuscendo a riportare a casa, attraverso la scrittura, i frammenti dispersi della giovinezza di molti”. Come ha ribadito il vincitore della sezione narrativa, “crescendo a Bari negli anni ottanta avvertivo una sorta di vuoto ideologico, lacune generazionali che avevo io, mentre non avevano avuto i ragazzi poco più grandi di me, cresciuti negli anni settanta. La mia difficoltà è stata quella di raccontare proprio questo vuoto”.

Pierluigi Cappello - Per la poesia, il premio è stato assegnato a Pierluigi Cappello con i versi “Mandate a dire all’imperatore”. La motivazione di questo premio verte sul riconoscimento “della vocazione poetica di Cappello, che, usando un doppio registro emotivo-linguistico, italiano e friulano, misura il suo sentimento del tempo e del recupero memoriale. Sono versi dove di prepotenza scatta una forza intima ed estrema, capace, da sparsi e minuti indizi, di ricostruire l’universo e di guardare, di noi, ciò che non resta, dopo che tutto è stato fatto per trattenere la vita”. Pierluigi Cappello, per rispondere alla domanda sollecitata dal titolo del suo libro, ha detto “che l’imperatore, a cui mi rivolgo, rappresenta l’indifferenza del potere, ed io, dalla periferia della città, mando un messaggio, con i miei versi, proprio all’imperatore”.

Michele Emmer - Il Premio Letterario Viareggio Repaci per il settore della saggistica è stato rappresentato quest’anno da Michele Emmer, autore di un volume davvero sorprendente, perché non tutti si immaginerebbero un matematico che scrive un trattato su una cosa così bella ed evanescente come le bolle di sapone.  Le bolle di Emmer, perfetta metafora della caducità e mutevolezza della vita, sono presenti nelle righe e nelle bellissime riproduzioni fotografiche e litografie di questo volume.  Nel ritirare il premio Emmer cita il famoso scrittore statunitense Mark Twain, noto come autore di Tom Sawyer e altri testi per ragazzi, Twain diceva “Una bolla di sapone è la cosa più bella, la più elegante, che ci sia in natura, mi chiedo quanto sarebbe necessario per comprare una bolla di sapone se al mondo ne esistesse soltanto una”. Si chiude così, con questi vincitori l’ottantunesima edizione di questo premio che segna il legame tra la letteratura e la città di Viareggio, che si mantiene, come volle il suo ideatore, Leonida Répaci, calabrese di origine ma viareggino di adozione. Un premio che segna quasi la fine dell’estate 2010 che ha visto la Versilia teatro di tante iniziative culturali, culminate col Premio Letterario Viareggio Repaci.

Chiara Masini