A Firenze l’unica data italiana degli Elbow il 25 agosto. Supporter d’eccezione i Marta sui Tubi

il 22/08/2014 - Redazione

Gli Elbow, l’innovativa band originaria di Manchester che in 20 anni di carriera si è costruita una solida credibilità, mescolando sonorità indie, brit-pop, postrock ed elettronica, approda lunedì 25 agosto alla Cavea del Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze per l’unica data italiana del tour 2014.

Supporter d’eccezione - Ad impreziosire l'appuntamento, come supporter, troveremo uno dei gruppi di punta dell’indie rock italiano, i Marta Sui Tubi, che per celebrare il decimo anno di attività lo scorso maggio ha dato alle stampe “Salva Gente”, la prima raccolta preceduta dall’uscita dell’omonimo singolo che vede la partecipazione di Franco Battiato.

Elbow, 20 anni di carriera e successi - Con la pubblicazione del loro sesto album in studio, “The Take Off and Landing of Everything”, si può dire che gli Elbow occupino una posizione più unica che rara all’interno del panorama musicale. Poche band possono infatti fregiarsi di una carriera che abbraccia oltre 20 anni di attività senza aver mai effettuato un cambio di formazione. Eppure, gli Elbow del 2014 sono gli stessi del 1992: Guy Garvey alla voce, Mark Potter alla chitarra, Pete Turner al basso, Craig Potter alle tastiere e Richard Jupp alla batteria. Coerenza, onestà e sincerità sono i capisaldi di una band che si è sempre messa in discussione esplorando nuove modalità creative, con un unico obiettivo: realizzare grandi dischi. Non è un caso che, per la “The Take Off and Landing of Everything”, la formazione abbia cambiato il proprio approccio alla composizione dei brani: laddove in passato le canzoni erano il risultato di un processo che coinvolgeva la band nel suo insieme, ora, di comune accordo, ogni brano è stato scritto da un singolo componente. Sempre rispettati dalla critica, a partire dall’ep d’esordio “Noisebox” del 1998, gli Elbow sono passati dall’essere un nome di nicchia allo status di artisti riconosciuti a livello globale: ne sono una prova i numerosi riconoscimenti ottenuti, dal Mercury Prize per l’album “The Seldom Seen Kid” (2008), al Brit Award nella categoria “Best Band”, fino agli Ivor Novello ed NME Award (2009).

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