A Cetona un pomeriggio di cultura e riflessione su legalità, libertà e figura femminile il 9 aprile

il 06/04/2016 - Redazione
“Madri e Figlie, la parola incontra la musica”. È questo il titolo del pomeriggio letterario e musicale con impronta sociale sul tema della legalità in programma sabato 9 aprile alle ore 17.30 a Cetona, nella Sala Santissima Annunziata in piazza Garibaldi. L’iniziativa vedrà la presentazione dell’ultimo libro di Serena Uccello, “Generazione Rosarno”, alla presenza dell’autrice e di Maria Rosaria Russo, dirigente scolastico dell’Istituto Raffaela Piria di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Ad arricchire l’appuntamento sarà la musica popolare di Francesca Prestìa, cantastorie calabrese che presenterà il suo ultimo lavoro, Mare Nostrum, dedicato al dramma sempre attuale dei migranti e delle donne, vittime della criminalità, delle guerre e delle ingiustizie della storia. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Lionello Balestrieri e dal Comune di Cetona, con la collaborazione dei licei MIUR “R. Piria” di Rosarno e I.I.S.S.A Poliziano di Montepulciano.
 
Generazione Rosarno - Nelle emozionanti pagine del libro Serena Uccello racconta il viaggio di speranza e meraviglia in quella parte di Calabria che i clan più potenti considerano, da sempre, il loro regno incontrastato. Qui una figlia prende carta e penna e scrive “Ho capito cos’è la legalità tramite le conseguenze dell’illegalità”. Il padre in carcere è un boss della ‘ndrangheta e una madre scrive “Lo faccio per i figli”, diventando collaboratrice di giustizia. Testimonianze che raccontano come si può nascere in una famiglia di ’ndrangheta e scegliere una strada alternativa rigettando la violenza; come si può amare un padre in carcere e riuscire lo stesso a prenderne le distanze, immaginando per sé stessi un destino diverso, fatto di libertà e di rispetto vero. Nel libro di Serena Uccello vive e pulsa tutto questo, raccontando anche di una scuola superiore in cui vengono abbattuti pregiudizi e privilegi vecchi e nuovi, dove non esistono figli di boss né figli di collaboratori o di testimoni di giustizia, dove mille ragazzi e ragazze si ritrovano ogni mattina e sono tutti uguali, senza dover sopportare il peso delle loro storie personali, dove una leggerezza gentile e sconosciuta è capace di generare nuova cultura.
 
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