10 autori per 10 temi. L’identità toscana attraverso l’artigianato

Pisa il 09/06/2022 - di Alessandro Agostinelli
Prosegue l’iniziativa di Toscanalibri "10 autori per 10 temi – Come una biblioteca dell'identità toscana", finalizzata a ricavare una ‘summa’ dei segni distintivi della ‘toscanità’, così come, nel tempo, è stata plasmata da molteplici fattori. Abbiamo chiesto a dieci autori di attingere ai nostri scaffali per suggerire alcuni libri riconducibili a dieci temi connotanti le peculiarità della Toscana. Oggi tocca ad Alessandro Agostinelli che propone alcuni volumi attraverso cui conoscere e approfondire aspetti di quel ‘carattere’ regionale che è andato formandosi attraverso l'artigianato.

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Carlo Cassola ne "Il taglio del bosco" - un piccolo romanzo, diciamo pure un racconto lungo - parla di un arte antica, quella dei carbonai che scendevano dalle montagne del pistoiese e andavano nei boschi della maremma per costruire le carbonaie con cui, attraverso il legno tagliato nei boschi delle Colline metallifere, producevano carbone, all’interno di questa specie di architetture a forma di capanne. Non è l’artigianato cui siamo abituati a pensare, quello delle vie laboriose di Firenze. No, questa è un’attività più rurale: carbone, legno. Materiali da cui si parte per costruire cose utili e oggetti di artigianato. Il libro è un resoconto narrativo intenso che racconta un pezzo della Toscana della prima parte del Novecento, quando la Maremma assomigliava al Far West americano. Di questo tratta anche Luigi Oliveto nel libro "Il racconto del vivere. Luoghi, cose, persone nella Toscana di Carlo Cassola".
 
A proposito di Far West americano, e quindi di cavalli c’è un libro di Renzo Castelli, "Uomini e cavalli di Toscana" che racconta le storie legate all’uso e alla vita di questo animale sempre al servizio dell’uomo, ma sempre in una posizione quasi da pari nei confronti di chi lo monta. E l’autore, amante di cavalli, spiega bene il rapporto tra lavoro, sport e tempo libero legato all’ippica nella regione che ha il maggior numero di questi quadrupedi sulla nostra penisola.
 
Un altro spaccato di un mestiere oggi in disuso è nel libro "Il lavorìo culturale. Diventare adulti in provincia dopo Bianciardi" di Valerio C. Fusi che riadatta ai giorni nostri l'opera "Il lavoro culturale" di Luciano Bianciardi, resoconto realistico e disincantato del lavoro intellettuale, cioè di quel mondo degli intellettuali italiani del dopoguerra che sentivano di dover svolgere una missione. L’aspirazione a educare il popolo, a costruire attraverso degli ideali che scaturivano dalla Resistenza, un percorso anche per il popolo della provincia. 
 
Più legati direttamente al tema c’è il libro "Stacciaburatta" di Fausto Pettinelli, in cui si descrivono i mestieri di sarti, maniscalchi, navicellai, arrotini, mattonai, vulcanizzatori, cenciai, falegnami, ricamatrici e molti altri che hanno impegnato in passato tanta gente competente ed esperta di attività che oggi vanno scomparendo. Il libro è una mappa di un mondo che si fatica a mantenere in vita e per questo una testimonianza preziosa del territorio.
 
Avvicinandoci a noi nel tempo e venendo più vicini a me, anche personalmente, mi piace ricordare Pisa e Piazza Dante dove ho vissuto a lungo e dove c’era la bottega di un calzolaio che si chiamava La Veloce o La Rapida. Una volta, parlando di questo, con Antonio Tabucchi si parlava degli anni universitari, dei suoi tempi e dei miei. E venne fuori la storia di com’era Piazza Dante ai miei tempi e di come fosse stata ai suoi tempi e ricordavamo che, ai suoi come ai miei tempi, c’era il calzolaio de La Rapida o La Veloce, non ricordo. E poi Antonio, nel libro "L’Angelo Nero", scrisse un racconto dedicato a Piazza Dante in cui cita la bottega del calzolaio sulla scena di una delle più belle piazze del centro storico della città universitaria.
 
Non può mancare un omaggio a Giorgio Caproni. Per un motivo banale che riguarda la pelle, il cuoio. La Toscana è in parte famosa per la conciatura delle pelli e per la produzione di pellame che poi viene venduto in forme di artigianato di livello a turisti, stranieri, ecc.Caproni in una poesia che è Congedo del Viaggiatore cerimonioso scrive: “Amici credo che sia meglio per me cominciare a tirare giù la valigia”. Questa valigia, costante in tante “arie” di Caproni, che riecheggia il viaggio. Quel viaggio che il poeta percorre nella sua esistenza e ci racconta con un cuore candido e una forza enorme.
 
Concludo questa carrellata con il mestiere che a noi scrittori fa venire i lucciconi agli occhi, perché senza di loro il nostro lavoro sarebbe meno emozionante. Mi riferisco ai librai. Serena Bedini ha pubblicato "Amico libraio – Viaggio alla scoperta delle librerie in Toscana", un’atlante interessantissimo delle librerie, intese come presidi di conoscenza e di amore per il libro che sono fondamentali per resistere alla barbarie crescente.
 
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Alessandro Agostinelli

Scrittore, poeta e storico delle arti visive, Alessandro Agostinelli ha pubblicato molti libri tra cui i romanzi "La vita secca" (Besa, 2002) e "Benedetti da Parker" (Cairo, 2017), i diari di viaggio "Honolulu Baby" (Vallecchi, 2011) e "Da Vinci su tre ruote" (Exòrma, 2019), il saggio "David Lynch e il Grande Fratello" (Besa, 2011). Tra le sue raccolte... Vai alla scheda autore >

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