Vincenzo Arnone, prete scrittore, abita a Firenze, rettore della Chiesa di San Giovanni Battista all’autostrada-Firenze Nord. Laureato in Lettere presso l’Università «La Sapienza » di Roma, ha pubblicato varie opere di carattere religioso, saggistico, narrativo, teatrale e poetico, tra cui Eventi e simboli del Novecento letterario, letteratura italiana di ispirazione cristiana (1994), Pavese tra l’assurdo e l’Assoluto (1998), La figura del prete nella narrativa italiana del ’900 (1999), L’ombra del padre (2003), Papini un uomo… infinito (2005), Bibbia e letteratura (2010, 2015), Gerusalemme dove volano i poeti (2012, 2014), La leggenda del raccontatore errante (2018). È direttore del quadrimestrale di cultura «Sulle tracce del Frontespizio». Nell’ambito del Sinodo diocesano di Firenze ha coordinato il gruppo sinodale di scrittori fiorentini (Mario Luzi, Geno Pampaloni, Rodolfo Doni, Giorgio Saviane…) e ha promosso dieci Convegni nazionali di scrittori d’ispirazione cristiana. Collabora alle pagine letterarie di «Avvenire». Di lui, tra gli altri, scrive Franco Cardini: “Quando mi capita di leggere le cose scritte da Vincenzo Arnone finisco in un modo o nell’altro per rammentarmi di tre figure che mi sono care: Leonardo Sciascia, Domenico Giuliotti e don Lorenzo Milani. Del primo trovo in Arnone gli echi impliciti ed espliciti, molteplici, reiterati, commoventi; del secondo trovo la sostanza di un discorso nel quale il Vangelo è sempre presente, al pari del lievito nella parabola, anche quando un certo disincanto e una punta di humour sembrano velarlo un poco; infine leggo Arnone e penso a don Milani e alle sue esperienze pastorali: due caratteri e due destini tanto differenti, eppure lo stesso rigore nel cercare il senso di una esperienza culturale”.
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