nato a Bassano del Grappa nel 1955, vive e lavora a Vicenza, dove è architetto e insegna Disegno e Storia dell’arte. Ama incastrare le parole come i mattoni e usarle per far dimenticare ai suoi allievi che sono a scuola. Da bambino passa le convalescenze leggendo Il tesoro del ragazzo italiano: impara a memoria i versi di Francesco Redi e vuole emulare Filippo Brunelleschi. Da adolescente si annoia la mattina frequentando il liceo scientifico e si diverte il pomeriggio leggendo Linus, dove si annidano i giochi di parole dei misteriosi Wutki. Ma al liceo ci tornerà, come insegnante: tutto si paga. Da giovane, colpito a tradimento al primo esame universitario da un 30 che il professore di Analisi matematica inaspettatamente gli affibbia, si mette a studiare sul serio e si laurea con il massimo dei voti e la lode. Da… da… insomma, avete capito, non si sposa e non ha figli: fa lo zio e si diverte a scrivere testi e rime scherzose per gli amici e per i loro figli. Come architetto ha partecipato alla III Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia (1985). Come “artista” (non sorridete, fa un certo effetto anche a lui, ma è la qualifica di legge) ha vinto nel 1995, con lo scultore Giancarlo Frison, il concorso nazionale per la realizzazione di una fontana all’interno dell’Ospedale di Vicenza. Come scrittore (ma va’? non era meglio “filastrocchiere”?) è autore di Ha chiamato la cacchina… perché arriva domattina! e Il corvo con la cra-cravatta (Sarnus 2012), convinto fermamente che non esiterete un istante a farli vostri. Sono in preparazione anche i suoi Giro, giro quadro… tutto va a soqquadro!, Filastrocche del matto mattone, Ninna nanna del sonno elefante.