Roberto Costa, (Gravellona Toce, 1920-Milano, 1985). Laureato in lettere, giornalista professionista, scrittore e pittore, ha lavorato alla RAI per oltre quarant’anni. Da inviato speciale ha realizzato oltre cento reportage fotografici. Nel 1949, utilizzando per la prima volta in Italia il registratore magnetico a nastro, effettuò, tra i barboni milanesi, travestito da clochard, un documentario inchiesta che rimane nella storia del giornalismo radiofonico. Ha vinto il Premio Saint Vincent con La Valle del Diavolo (1951) e con Gli Eremiti della Montagna (1957). Nel 1954 si è aggiudicato il Premio Calliope per il documentario La via dei Miracoli. Nel 1972 con Maroja gli sono stati assegnati il Premio Campione e il Premio 12 Apostoli. Ha vinto il Premio Marzotto (1957) e il premio Bancarellino (1958), il premio Castello di Sanguinetto (1959) e due Premi del Consiglio dei Ministri. Gli è stato assegnato il Premio Europa nel 1965 per L’uomo questo inventore. Con Il Rosso Vichingo ha vinto il secondo Premio Castello Sanguinetto (1978). Ha scritto come quarantesimo e ultimo libro, Il nostro cane quotidiano.
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