Paolo Mantegazza nacque a Monza nel 1831. Studiò in un primo tempo a Milano, dove nel ’48 partecipò alle Cinque Giornate. Seguì gli studi di medicina prima a Pisa, poi a Milano e quindi a Pavia. Una volta laureato viaggiò per l’Europa, poi nel 1854 si recò in Argentina dove esercitò la professione medica e dove si sposò. Rientrato in Italia nel 1858 prestò dapprima servizio ospedaliero e nel 1860, dopo un concorso per titoli ed esami, divenne ordinario di Patologia Generale all’Università di Pavia. Dieci anni dopo passò all’Istituto di Studi Superiori di Firenze come professore di Antropologia, fondando il Museo antropologico-etnografico. Nel 1865 fu eletto deputato al Parlamento e nel 1876 fu nominato senatore del Regno. Uomo di molteplici interessi pubblicò oltre a studi scientifici anche libri di viaggi e di divulgazione (Fisiologia del dolore, 1880; Fisiologia dell’odio, 1889; Fisiologia della donna, 1893). Larga eco suscitò il suo romanzo Un giorno a Madera, incentrato sul problema del matrimonio tra malati. Si spense a San Terenzo (La Spezia) nel 1910.