Massimo Bernabò insegna Storia dell’arte medievale presso la Facoltà di Musicologia dell’Università degli Studi di Pavia. Tra il 1989 e il 1994 è stato Visiting Research Art Historian presso il Department of Art and Archaeology della Princeton University, per lavorare con Kurt Weitzmann alla pubblicazione di The Byzantine Octateuchs (due volumi usciti poi nel 1999 con la Princeton University Press). Tra i suoi principali lavori, dedicati in gran parte alla miniatura medievale, sono i libri: Il Fisiologo di Smirne. Le miniature del perduto codice B.8 della Biblioteca della Scuola Evangelica di Smirne (Sismel, Firenze, 1998); Pseudepigraphical Images in Early Art (The Dead Sea Scrolls & Christian Origins Library, 6; Bibal Press, North Richland Hills, Texas, 2001, 2a ed. 2002); Le miniature per i manoscritti greci del Libro di Giobbe (Sismel, Firenze, 2004). Di Weitzmann, ha tradotto in italiano Le illustrazioni nei rotoli e nei codici (Cusl, Firenze, 1983, 2a ed. 1991) e L’illustrazione del libro nell’antichità (Centro di Studi sull’Alto Medioevo in Italia, Spoleto 2004). Nel 2003 è apparso Ossessioni bizantine e cultura artistica in Italia. Tra D’Annunzio, fascismo e dopoguerra (Liguori, Napoli), sulla fortuna di Bisanzio negli studi e nell’arte del Novecento. Nel 2005 è stato T.B.L. Webster Fellow 2005 all’Institute of Classical Studies, School of Advanced Study, dell’Università di Londra. È curatore della collana di pubblicazioni di manoscritti miniati della Biblioteca Medicea Laurenziana «Folia picta» (pubblicata dalle Edizioni di Storia e Letteratura di Roma), per la quale ha pubblicato i volumi, a più autori, Il Tetravangelo di Rabbula. L’illustrazione del Nuovo Testamento nella Siria del VI secolo (2008) e La collezione di testi chirurgici di Niceta. Tradizione medica classica a Bisanzio (2010).