Mario Ajazzi Mancini. Psicanalista a Firenze, dove svolge attività clinica e didattica come docente presso la Società di Psicoterapia Comparata. Si occupa di psicanalisi e poesia, teoria e pratica della traduzione, con particolare riguardo all’opera di Freud e alla poesia di lingua tedesca. Ha curato e tradotto Il verbario dell’uomo dei lupi di Abraham e Török (Liguori), l’edizione bilingue dei casi clinici di Freud Il Piccolo Hans e L’Uomo dei lupi (Feltrinelli), I Sonetti a Orfeo e Orfeo. Euridice. Hermes di Rilke (Newton & Compton e Press & Archeos), Josefine la cantante, ovvero il popolo dei topi di Kafka (ZonaFranca), L’ultimo a parlare di Blanchot (Orthotes). È autore dei volumi Tra Jung e Freud. Psicanalisi letteratura e fantasia (Le Lettere), A nord del
futuro (Clinamen) e L’eternità invecchia (Orthotes), dedicati a Freud e alla poesia di Paul Celan. È socio fondatore di Kantoratelier – arte psiche musica teatro e organizzatore di “Skia – la scrittura del fantasma (summer school di esteticae psicanalisi”).
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