Nato nella Maremma toscana trent’anni fa (ora più, ora meno), studente a Firenze e Roma, è adesso operatore sociale ad Aosta. Senza dubbio si può definire un “migrante”. Ma solo per passione, perciò fortunato. Al quarto libro di poesie, cerca di star fermo il meno possibile: non ha ancora trovato nessun antidoto (ammesso che lo stia cercando) alla sua irrequietudine.
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