GIOVANNI GELATI (Campiglia, Livorno, 1910-2000) rivela in da bambino, allievo dai Barnabiti, una grande passione per la letteratura, per la poesia, il teatro, per la parola in genere, che manifesta nella sua carriera di avvocato e nelle sue memorabili conferenze sugli argomenti più diversi. La sua grande sensibilità, il disprezzo per la volgarità e la retorica, le sue profonde radici cristiane e il suo credo repubblicano lo portano a un rifiuto secco del fascismo, che gli preclude per anni la carriera forense. Dopo l’esperienza di “podestà” a Coreglia Antelminelli torna al suo lavoro di avvocato a Livorno, dove vive con la famiglia e alle sue grandi passioni le lettere, il mare, la cucina. oratore travolgente, spirito poliedrico e libero, Giovanni Gelati rivela in ogni aspetto della sua esistenza un profondo amore umanistico per la vita e per il prossimo.