Giovanni della Casa

Giovanni della Casa, più semplicemente conosciuto come Monsignor della Casa, nasce a Firenze presumibilmente il 28 luglio 1503. Studia dapprima a Bologna, poi a Firenze, sotto la guida di Ubaldino Bandinelli, che lo indirizza verso le materie umanistiche e letterarie. Insieme a Ludovico Beccadelli, amico del Bandinelli, si appassiona e viene assorbito dalla lettura dei classici latini, per un periodo di due anni. Dopo avere dedicato particolare attenzione allo studio della lingua greca classica a Bologna, nel 1532 Della Casa intraprenderà la carriera ecclesiastica a Roma. Arcivescovo di Benevento nel 1544 e, sempre nello stesso anno, nunzio apostolico a Venezia, nel capoluogo veneto redige l’introduzione dei tribunali dell’Inquisizione, appronta alcuni famosi processi e tenta la creazione di una lega contro Carlo V. È proprio in questi anni che scrive numerosi versi e trattati. Tuttavia, quando Giulio III viene eletto papa, la sua fortuna declina. Della Casa decide allora di ritirarsi in una villa nella Marca Trevigiana dove si dedica ai propri studi. Qui scrive la sua opera più famosa, Galateo overo de costumi, ancora oggi notissima e conosciuta semplicemente come Galateo. Papa Paolo IV, succeduto a Giulio III, richiama Monsignor della Casa a Roma, come segretario di stato vaticano. Della Casa morirà poco dopo, a Roma, il 14 novembre 1556. Il Galateo sarà pubblicato solo due anni dopo, nel 1558, e godrà fin da subito di un grande successo, presto esteso a tutta l’Europa.
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