Si applica da anni nel tentativo di piegare testi, propri o di autori noti, in forme che ne ingannino la lettura e ne amplifchino il valore aggiungendo alla forza delle parole quella della forma che le ospita, ottenendo risultati inaspettati e talvolta sorprendenti defniti da Maria Gioia Tavoni “arte cinetica applicata al libro”.
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