Daniela Romano nasce a Napoli nel 1947 e trascorre la prima infanzia nella casa natale di Posillipo, rimanendo impressionata
dalle luci, dai colori e dai suoni dell’atmosfera partenopea. All’età di sette anni inizia a dipingere a olio, affascinata dai quadri
dello zio materno Ginetto Cabigiosu: artista sardo molto apprezzato e scomparso in giovane età. Sin da piccola viaggia molto poi, stabilitasi a
Roma, nel 1960 frequenta il liceo classico Tasso ed è allieva di Argan alla facoltà di Storia dell’Arte Moderna della Sapienza. A16
anni decide di intraprendere la professione artistica, annoverando da allora circa duecentocinquanta personali in Italia e all’estero, oltre alla
partecipazione a importanti rassegne espositive. Artisticamente collabora con Dario Bellezza, Eugenio Evtuscenko, Salvatore Fiume, Cesare Zavattini, Peter
Van Wood ecc., e Franz Borghese con cui si sposa e ha un figlio.
Daniela Romano affrontato anche la scultura con le sue Wunder-Kammer, opere che
coniugano tridimensionalità, movimento, luce, suono, policromia e aromi. Già campionessa e olimpionica di scacchi, è stata
vicepresidente della Federazione Scacchistica Italiana-CONI e promotrice di molti campionati italiani femminili. Condivide con l’attuale marito
Roberto Nardacci la passione per la natura e gli animali: con lui si è presa cura dell’allevamento per la conservazione del gatto certosino,
di cani, tartarughe, pesciolini e piante di casa nonché di un fazzoletto di macchia mediterranea nell’amato Salento. Le piace approfondire i
rapporti umani e le questioni sociali: attualmente è consigliere esecutivo dell’ENAP (Ente Nazionale di Previdenza, Assistenza e Promozione
Pittori e Scultori, Autori Drammatici, Scrittori e Musicisti), e responsabile per la pittura nella Commissione SIAE-OLAF.