Antonella Selva bolognese, classe 1960. Pur non avendo fatto studi artistici ma letterari, il fumetto è il suo linguaggio più autentico. Le sue tecniche di elezione sono la china a pennello e l’acquarello – non lavora in digitale. Il suo attivismo politico l’ha portata in Nicaragua, Palestina, Iraq, alla scoperta del mondo arabo, e a un’esperienza settennale nel consiglio comunale di Bologna. In seguito l’esperienza maturata è stata messa al servizio di progetti di cosviluppo in Marocco e di integrazione interculturale a Bologna, attraverso l’associazione Sopra i ponti.
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