Ignacio Carral (Segovia 1897 – Madrid 1935) è una delle figure più interessanti e originali del giornalismo spagnolo negli anni che hanno preceduto la Guerra Civile, oltre che autore di svariati saggi e opere di narrativa. Esponente di spicco degli ambienti intellettuali e artistici di Segovia, gli stessi di Antonio Machado, animato da forti convinzioni repubblicane e vicino alle posizioni del futuro presidente della Seconda Repubblica Manuel Azaña, Carral ebbe sempre curiosità e voglia di constatare di persona ciò di cui intendeva scrivere. Si trattasse dei bassifondi di Madrid, del porto di Marsiglia o dell’Italia dei primi anni del fascismo (per alcuni tempi, tra l’altro, lavorò come lettore di spagnolo a Palermo). Straordinaria la sua capacità di calarsi nelle realtà più difficili e di ascoltare gli altri, strappandoli ai pregiudizi e restituendoli alla loro umanità. Un malore improvviso lo portò via a soli 38 anni: nella redazione della radio dove stava lavorando alle notizie del giorno.
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