Mucho Mojo, la libreria di Firenze che diventa club in onore di Lansdale

Serena Bedini

03/10/2018

Quando l’ho sentito al telefono per prendere appuntamento, Mauro Falciani, libraio di Mucho Mojo di Firenze, ha detto che l’intervista l’avremmo fatta comodamente seduti su un divano dell’Ottocento, comprato poco più di un mese fa per arredare il nuovo spazio della sua libreria in via Aretina… e chi se la perde questa occasione? È con questa idea che mi avvio di buon passo verso il numero civico 40 A, nonostante il caldo insolito di questo settembre. Sono molto curiosa di vedere questa libreria e di conoscere Mauro e la sua compagna Francesca Curradi: dalle foto su Facebook ho visto allestire scaffale dopo scaffale gli spazi e adesso sono emozionata come una bambina all’idea di poter vedere il risultato d’insieme. Imbocco la via Aretina quasi di corsa: le sue case basse e i negozianti sull’uscio, il viavai tranquillo delle signore che tornano da fare la spesa e le poche macchine che passano mi regalano un’immagine di Firenze che temevo smarrita per sempre, abituata come sono alle vie del centro invase da comitive di turisti. La libreria si annuncia in distanza: un banco di libri esposti sulla soglia è visibile dall’altro lato della strada. Attraverso, raggiungo l’entrata, spingo e… ecco Mauro lì ad accogliermi e poco oltre scorgo anche la tappezzeria rossa del divano… ma la dimentico subito, intenta come sono a girellare per questo spazio che è arredato con gusto e creatività. Mentre cominciamo a parlare, Mauro prepara un caffè, del resto l’aveva detto: «Se vieni al mattino ti offro un caffè, se vieni il pomeriggio dopo le 7, insieme a Francesca ci beviamo un bicchiere di vino alla vineria accanto: siamo una libreria attrezzata per la felicità!». E devo dire che è vero perché la libreria contagia con un senso di scanzonata allegria: ci sono le bellissime scaffalature realizzate da Francesca Curradi con cassette di vini o con tubature idrauliche, c’è una scala di una nave dei primi del Novecento adibita a scaffale per i libri, c’è la stanza per i gialli con il lucernario giallo e c’è anche una mini-cabina telefonica rossa dove si trovano i libri di valore, tra cui una copia autografa di una raccolta di poesie di Ungaretti. Me la mostra orgoglioso Mauro e intanto gli rivolgo qualche domanda.

Quando nasce Mucho Mojo e perché questo nome?
«Mucho Mojo ha aperto in via Orsini nel 2016. A distanza di un anno e mezzo abbiamo cercato un posto più ampio e ci siamo spostati da circa tre mesi qui in via Aretina. Il nome della libreria deriva dal titolo del romanzo di Joe R. Lansdale: “mojo” in africano ha il significato di “sesso” e in senso più allargato di “magia”, “mucho” viene dallo spagnolo e ha il significato di “molto”, quindi il senso è “molta magia”».

Mucho Mojo è una libreria di libri usati e basta?
«No, abbiamo anche i nuovi arrivi e, non a caso, facciamo presentazioni di ultime uscite: ad esempio la prima presentazione che abbiamo organizzato qui in via Aretina è stata per il libro Fammi male di Francesca Bertuzzi (Mondadori, 2018). Oppure i prossimi 4-5 ottobre alle ore 20.00, verrà in libreria Ian McGuire in persona a presentare Le acque del Nord (Einaudi, 2018). Ai volumi nuovi aggiungiamo anche la vendita dell’usato sia perché sono sempre meno le librerie che ospitano questo tipo di libri, sia perché i volumi usati, come quelli antichi, hanno un fascino e un valore ineguagliabile, troppo spesso dimenticato, presi come siamo a correre dietro alle ultime uscite».

Questo significa che grazie all’usato non sentite la crisi dell’editoria?
«No, non è così. I lettori oggi sono pochissimi, se si considera che sarà circa l’1 % delle persone che passano per la via Aretina a fermarsi qui e comprare dei libri. Non ci sono sovvenzioni statali, non c’è nessun tipo di pubblicità sui libri: i film e le fiction italiane non parlano dell’importanza della lettura, non motivano mai all’acquisto. È raro vedere l’attore “bello” muoversi con un libro e conquistare la sua lei grazie all’amore per la lettura. Leggere sta diventando un’attitudine rara, inusuale. E poi il dato allarmante è che anche il pubblico femminile si sta adeguando: prima le donne erano quelle che leggevano di più, adesso purtroppo c’è una flessione e leggono poco quanto gli uomini».

E quindi come fa un libraio a tenere aperto?
«Un ottimo modo è aprire un canale su E-bay in cui riversare tutti i titoli presenti in negozio e tenere lo spazio del negozio come luogo per organizzare presentazioni, eventi… ecc. Noi inoltre abbiamo fondato il Mucho Mojo Club (tessera di adesione 50€): coloro che aderiscono ricevono subito in regalo una raccolta “fetish” di racconti edita da Casa Sirio e tramite i proventi del tesseramento e della vendita di un’altra raccolta di racconti (Mucho Mojo Club Edizione Speciale, Casa Sirio Edizioni) organizziamo soggiorni in Italia per autori stranieri, che ospitiamo e invitiamo a presenziare a serate qui in libreria. Il Club in effetti si propone in primis di far conoscere autori stranieri di ottimo livello in Italia e poi anche di fare scouting all’estero e proporre nuovi scrittori al pubblico italiano. Tutto nasce dalla passione per Lansdale, l’autore del noir Mucho Mojo, appunto, che è venuto anche a trovarci quando avevamo lo spazio in via Orsini, dove abbiamo aperto due anni e mezzo fa. Ha promesso che tornerà anche qui, in via Aretina e allora ovviamente organizzeremo una grande serata che pubblicizzeremo a dovere sui canali Social».

Concludo con la mia domanda preferita: qual è il tuo sogno come libraio?
«Il mio sogno come libraio è costituire tramite il Mucho Mojo Club un gruppo sempre più folto di lettori, clienti e amatori con il quale condividere la passione per la lettura… e dar vita così a un circolo ampio, alimentato dalle stesse passioni».

Finisco il caffè ed esco con in bocca il sapore dolce/amaro della bevanda scura. Mauro mi saluta sulla soglia e, mentre mi allontano, penso alle sue parole: che bello sarebbe se ogni libreria potesse dar vita al proprio club-circolo di lettori, accomunati dagli stessi gusti di lettura… che bello sarebbe riuscire a creare tanti club tutti sempre più grandi e con più lettori! Per realizzare un sogno simile ci vorrebbe davvero una magia, ci vorrebbe davvero mucho mojo!

Libreria Mucho Mojo FIRENZE
via Aretina 40a
mauro65falciani@gmail.com
tel. 328 612 2820
https://www.facebook.com/Libreria-Mucho-Mojo-410576185812922/
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Serena Bedini

Serena Bedini
È nata a Firenze nel 1978; si è laureata con 110/110 e lode in Filologia Moderna nel 2005 presso l’Università degli Studi di Firenze. È scrittrice, giornalista, docente. Maggiori informazioni su di lei sono reperibili su www.serenabedini.it.

 
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